Dalla partnership tra Tecnomatic e Holonix nasce l’ennesima piccola grande storia di trasformazione digitale della fabbrica
Nel settore dei macchinari industriali impegnati nella produzione e trasformazione dei materiali, il binomio IoT e Industry 4.0 sta diventando un fattore differenziante, capace di andare oltre unità di misura più convenzionali, come la dimensione dell’azienda, la sua potenza finanziaria o la multinazionalità. Per il sistema produttivo italiano, tradizionalmente caratterizzato da player innovativi ma non necessariamente di grandi dimensioni, la cosiddetta “intelligenza aumentata” rappresenta un’opportunità formidabile. Soprattutto per chi sui mercati interni e internazionali vuole competere più con la forza delle proprie idee e della personalizzazione dell’offerta, che con la massa critica.
Esattamente come ci insegna il caso di Tecnomatic, l’azienda bergamasca che riesce ad essere presente in tutto il mondo con le sue macchine per l’estrusione di tubi in materia plastica.
Il quarantennale percorso di Tecnomatic si incrocia ad un certo punto con quello di Holonix, un interessante protagonista italiano dell’Internet of Things applicata all’industria. Un protagonista che opera in un contesto complesso, quello di chi progetta e costruisce le macchine industriali destinate a ricevere – attraverso una soluzione cloud chiamata i-Live Machines (ILVM) – l’attesa iniezione di intelligenza supplementare.
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