L’Intelligenza Artificiale è entrata a far parte del nostro quotidiano, a livello personale, lavorativo e istituzionale, aprendo le porte all’innovazione e permettendo interazioni diffuse su scala globale.

È diventato fondamentale, almeno all’interno dell’Unione Europea, regolamentare l’utilizzo di questa nuova tecnologia, garantendone la libera circolazione in sicurezza e in linea con i diritti fondamentali del partenariato.

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AI Act, la legge sull’Intelligenza Artificiale

Il 13 marzo 2024, a Strasburgo, è stata approvata la legge sull’Intelligenza Artificiale, un regolamento basato su un testo composto da 113 articoli e 13 allegati, che ha il compito di eliminare qualsiasi utilizzo errato della stessa.

Un iter iniziato nel 2021 che permetterà di incrementare l’utilizzo positivo di questa nuova tecnologia, eludendo gli impieghi scorretti e rischiosi per l’intera comunità. Fino ad oggi, infatti, l’AI ha portato grandi benefici a livello sociale ed economico; dalla possibilità di efficientare i processi produttivi, ottimizzando le risorse, all’attuazione di piani di salvaguardia ambientale (risparmio energetico, produzione a zero difetti, ricerca scientifica e sanitaria).

Se da un lato L’AI porta grande soddisfazione, l’enorme quantità di soggetti coinvolti nel suo utilizzo può minacciare la sua stessa esistenza, se non controllati.

“Risulterà quindi semplice operare su un mercato unico dove le applicazioni di AI siano “lecite, sicure e affidabili”, senza incorrere in errori derivanti da una frammentazione normativa tra i diversi Stati Membri”.

 

I rischi derivanti dall’uso improprio dell’AI

I rischi derivanti dall’uso improprio dell’AI sono suddivisi in quattro tipologie: inaccettabili, alti, limitati e minimi. Tra gli inaccettabili troviamo quelli derivanti dalle applicazioni pericolose, in grado di ledere i diritti dei cittadini (categorizzazione biometrica, riconoscimento facciale o delle emozioni). Tra i sistemi ad alto rischio invece troviamo, nell’allegato III, voci come identificazione biometrica remota e i sistemi di autenticazione da remoto per prenotazioni online (si pensi alla sanità pubblica); questi, prima di essere immessi sul mercato, dovranno passare il controllo di conformità, che attesa la reale sicurezza del loro utilizzo.

 

L’AI Act in fabbrica

Il regolamento prende in considerazione qualsiasi tipologia di strumento basato sull’Intelligenza Artificiale e dunque, anche tutti i nuovi sistemi di fabbrica in cui la nuova tecnologia viene inserita in parte o nell’intero processo di produzione, di gestione del reparto e dell’intera azienda.

Questo non deve spaventare e frenare il suo impiego, anzi deve spingerne l’adozione poiché sicura ed equamente disciplinato all’intero dell’intero territorio europeo.

 

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