La capacità di saper raccogliere dati dalle macchine è oramai un’attività fondamentale per l’efficientamento di tutti i processi industriali: permette all’uomo, e alle aziende, di prendere decisioni informate, basate su quello che sta realmente accadendo in produzione. Se è vero che le tecnologie giocano un ruolo chiave nell’abilitare questi processi (soprattutto l’IoT e l’Intelligenza Artificiale), le conoscenze delle aziende e il loro approccio all’utilizzo di queste tecnologie sono fondamentali.

Va capito, in primo luogo, il contesto legato alla particolarità aziendale, le esigenze specifiche che determinano quali tecnologie scegliere, quali e quanti parametri sono necessari per l’efficientamento dei processi. Soltanto così si può estrarre valore aggiunto dal dato, poiché la mera raccolta del dato grezzo non porta alcun vantaggio all’azienda.

Per fare tutto ciò occorrono le giuste competenze, una cultura e un approccio corretto all’utilizzo delle nuove tecnologie e, ovviamente, anche gli strumenti giusti.

Elementi imprescindibili, ma che spesso mancano alle piccole e medie imprese (PMI). Ed è in questo campo che si concentra l’impegno di Holonix, azienda nata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano e che oggi è una PMI innovativa.

L’offerta di Holonix è incentrata su soluzioni cloud-based per le PMI manifatturiere, ma non solo. L’azienda offre infatti attività di consulenza e formazione, in linea con la sua missione di accompagnare le aziende nel processo di trasformazione in smart factory, ossia “la fabbrica di coloro che hanno capito che le tecnologie abilitanti vanno cavalcate, non subite, che ci sono degli strumenti che ci permettono di lavorare in modo più efficiente ed efficace, diminuendo la possibilità di errore e di farci lavorare in modi nuovi, guidati da strumenti che azzerano le distanze fisiche”, spiega Lara Binotti, Sales Director di Holonix.

C’è ancora molto da fare in questo ambito, sottolinea Binotti: infatti, a fronte di un aumento di consapevolezza raggiunto in questi 10 anni in merito alla raccolta e alla gestione dei dati, anche nelle aziende più strutturate (di medie dimensioni) c’è ancora il rischio di cadere nell’errore di voler passare direttamente all’ultimo step (quindi l’utilizzo dei dati), senza prima fare un percorso di comprensione dei parametri che davvero sono necessari all’azienda.

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IoT Experience, così Holonix accompagna le PMI nel percorso di trasformazione digitale

Sono proprio i produttori i principali interlocutori di Holonix. Per accompagnarli in questo percorso di trasformazione e renderli in grado di offrire più servizi agli utenti finali, Holonix ha ideato una strategia che si basa su approcci modulari, progressivi e personalizzati ai bisogni di ciascuna azienda, che prende il nome di IoT Experience.

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Differentemente dalle piattaforme che sviluppano i “big” del settore (più rigide, in quanto rivolte ad aziende medio-grandi), le soluzioni di Holonix sono pensate e progettate per le PMI: si tratta quindi di soluzioni pronte all’utilizzo, con tempi di implementazione notevolmente inferiori e costi più accessibili (si parla di qualche migliaio di euro).

Inoltre, l’attività di formazione fornita attraverso IoT Experience può essere fatta ricadere nell’ambito delle attività di formazione agevolabili con il nuovo credito di imposta, che permette un rimborso fino al 50% delle spese associate alle attività di formazione per le micro e piccole e medie imprese.

Un approccio modulare che si rende necessario proprio perché spesso a frenare le aziende è proprio la diffidenza verso le nuove tecnologie che si riscontra all’interno. Diffidenza che a volte proviene dagli operatori (intimoriti che le “macchine” possano rubargli il lavoro) e a volte anche dallo stesso team manageriale, a fronte di un tentativo di innovazione del reparto IT.

“Per questo diciamo ai nostri clienti che il percorso, per avere successo, deve coinvolgere diverse aree dell’azienda, dal pre-sales al post-sales, dal management al team di operations. Occorre far capire che è un cambiamento che deve riguardare tutti e che porterà solamente vantaggi”, spiega Binotti.

KITT4SME, il progetto europeo per portare l’AI alle PMI

Lo spirito innovativo dell’azienda l’ha spinta, in questi anni, a confrontarsi con i big europei e a partecipare a diversi progetti di carattere internazionale.

Dopo il progetto Manutelligence – che ha portato alla creazione di una piattaforma in grado di collegare, ottimizzandoli, il ciclo di vita del prodotto con quello del servizio – l’azienda è ora impegnata in altri due progetti inseriti nell’ambito di Horizon 2020: il progetto Coala, che poterà alla creazione del primo assistente vocale di fabbrica (progetto di cui abbiamo parlato nell’intervista con Jacopo Cassina, CEO e co-founder di Holonix) e il progetto KITT4SME (G.A. 952119 | https://kitt4sme.eu).

 

Articolo di Michelle Crisantemi | Innovation Post

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