Per tutte le imprese industriali occidentali, lo scenario di riferimento per la propria competitività è oggi quello di una strategia evolutiva, di natura tecnologica e culturale, che permette da un lato, di raggiungere livelli di efficienza produttiva altrimenti impossibili, e dall’altro, di sviluppare le capacità operative indispensabili per operare negli ecosistemi industriali che vanno emergendo e che si affermeranno su scala globale.
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Questa strategia prevede l’introduzione anche nel mondo industriale delle tecnologie digitali di “ultima generazione”, come Cloud, Internet of Things, Big Data / Analytics.., che rendono possibile l’interconnessione a costi sostenibili di risorse interne ed esterne all’impresa (sistemi, strumenti, macchine, persone, merci, prodotti).
L’approccio descritto abilita la cosiddetta Trasformazione in logica “data driven” di processi e modelli di business industriali, uno step di innovazione assolutamente possibile – e comunque in prospettiva non eludibile – anche per le piccole e medie eccellenze industriali italiane, che lo devono pianificare con cura per preservare ed ulteriormente valorizzare i propri elementi distintivi sul mercato.
Vale, in particolare, per i Produttori di macchine e macchinari industriali, un settore di punta dell’industria nazionale: i prodotti di queste imprese – e i loro produttori – vanno infatti visti, in chiave di competitività, come parte delle risorse utilizzate dai loro clienti, nazionali e internazionali, nei propri “processi 4.0”.
La capacità di saper raccogliere dati dalle macchine è un’attività fondamentale e necessaria per l’efficientamento dei processi industriali: consente all’uomo, e alle aziende, di prendere decisioni informate, basate su quello che sta realmente accadendo in produzione.
Se è vero che le tecnologie giocano un ruolo chiave nell’abilitare questi processi, soprattutto l’IoT, le conoscenze delle aziende e il loro approccio all’utilizzo di queste tecnologie sono fondamentali.
Va capito, in primo luogo, il contesto legato alla particolarità aziendale, le esigenze specifiche che determinano quali tecnologie scegliere, quali e quanti parametri sono necessari per l’efficientamento dei processi. Soltanto così si può estrarre valore aggiunto dal dato, poiché la mera raccolta del dato grezzo non porta alcun vantaggio all’azienda.
La Commissione Europea, da sempre attenta alla promozione di progetti di ricerca scientifica e innovazione, per far evolvere il business delle aziende, ha promosso Level-Up, progetto EU all’interno del quale si sta sviluppando una piattaforma, in grado di gestire ed ottimizzare l’intero ciclo di vita di un macchinario industriale: dalla progettazione assistita da approcci data-driven e digital twins, alla gestione della fase d’uso attraverso approcci di manutenzione predittiva, alle azioni di revamping, modernizzazione e gestione del fine vita. L’obiettivo è quello di rendere i macchinari sempre più intelligenti, rendendo accessibili da remoto, dati sensoriali ed abilitando un monitoraggio a 360 gradi.
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