L’accesso ai dati e la capacità di elaborare e analizzare grandi quantità di informazioni, richiedono investimenti che non tutte le imprese possono permettersi, creando nuove asimmetrie sul mercato. Come è possibile portare i benefici di queste tecnologie a vantaggio anche delle piccole imprese in settori più tradizionali?

Che l’accesso ai dati e la capacità di elaborare e analizzare grandi quantità di informazioni, richiedano investimenti che non tutte le imprese possono permettersi, pensiamo sia un’affermazione che trova sempre meno riscontro nella realtà odierna. Fino a poco tempo fa la tecnologia disponibile per effettuare l’analisi dei dati implicava necessariamente investimenti importanti per l’acquisto dell’infrastruttura e sua gestione sia in termini di strumenti di analisi che di conoscenze.

Oggi lo sviluppo tecnologico e gli strumenti di Augmented Intelligence permettono a tutti i tipi di aziende di affrontare il tema della Data Analytics in una logica sostenibile di scalabilità. Innanzitutto da un punto di vista infrastrutturale grazie alle soluzioni Cloud non è più necessario effettuare grandi investimenti iniziali ma ponderati in funzione delle necessità specifiche dell’azienda. Anche l’approccio all’analisi dei dati ne viene influenzato, permettendo di valutare di volta in volta la soluzione con il miglior rapporto costi/benefici rispetto alle esigenze (da semplici algoritmi di regressione fino al deep learning).

Nella stessa logica vengono gestiti i nuovi modelli di business abilitati dalla data Analytics con strumenti che permettono gradualmente all’azienda di aumentare la propria competitività sia arricchendo il proprio prodotto di nuove funzionalità sia con nuovi servizi come manutenzione predittiva e servitizzazione. Importante diventa anche la scalabilità finanziaria derivata, con bassi investimenti, dilazionati nel tempo e, grazie agli incentivi, in parte finanziabili.
 


 

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